Si dice che la storia di ogni persona sia impressa sul proprio volto. Ogni faccia racconta una storia diversa.
Non è così strano quindi iniziare a raccontare la nostra proprio partendo da questo punto.
La prima volta che Emo mi presentò questi personaggi fui subito affascinato dalle potenzialità ancora racchiuse tra le righe di un documento word. Sebbene fossero già definiti gli snodi narrativi principali, quella che avevo fra le mani non era ancora una storia, ma una mappa.
Ovviamente al primo tentativo mi persi.
Cercavo la X del tesoro convinto che questi fosse il protagonista, il 'nostro eroe'. Un eroe sui generis, ma pur sempre la ragione principale di tutto.
Quelli qui a sinistra sono i primissimi sketch di questo eroe.
Non lo troverete tra le pagine del fumetto.
E il mio errore fu grossolano considerando che genere, tematiche e ispirazioni spingevano nella direzione opposta, ossia quella della coralità. Stavamo parlando di persone in fondo.
Erano di carta e inchiostro d'accordo, ma quelle rughe sulla fronte erano i pensieri, forse le preoccupazioni, per qualcuno; quelle agli angoli e sotto la bocca erano il risultato di sorrisi rivolti o negati; le rughe ai lati degli occhi erano il risultato di rabbia, dolore, ansia, gioia. Tutte emozioni che hanno sempre dei destinatari. Era lì che dovevo cercare.
E allora ripartimmo muovendoci sul filo dei rapporti che legavano i protagonisti della nostra storia. Un filo che andava a tessere una trama che si sovrapponeva alla mappa di cui sopra. La X del tesoro iniziava a farsi più chiara.
Quelli qui sotto sono gli sketch iniziali dei due personaggi protagonisti delle prime schede di questo blog. Come si puo' notare sono ancora distanti dal cast che trovate nella colonnina a fianco, ma ci stavamo avvicinando. Alcuni tratti si sono modificati, altri si sono trasferiti sul volto di altri personaggi, altri sono semplicemente spariti.
Non è così strano quindi iniziare a raccontare la nostra proprio partendo da questo punto.
La prima volta che Emo mi presentò questi personaggi fui subito affascinato dalle potenzialità ancora racchiuse tra le righe di un documento word. Sebbene fossero già definiti gli snodi narrativi principali, quella che avevo fra le mani non era ancora una storia, ma una mappa.
Ovviamente al primo tentativo mi persi.
Cercavo la X del tesoro convinto che questi fosse il protagonista, il 'nostro eroe'. Un eroe sui generis, ma pur sempre la ragione principale di tutto.
Quelli qui a sinistra sono i primissimi sketch di questo eroe.
Non lo troverete tra le pagine del fumetto.
E il mio errore fu grossolano considerando che genere, tematiche e ispirazioni spingevano nella direzione opposta, ossia quella della coralità. Stavamo parlando di persone in fondo.
Erano di carta e inchiostro d'accordo, ma quelle rughe sulla fronte erano i pensieri, forse le preoccupazioni, per qualcuno; quelle agli angoli e sotto la bocca erano il risultato di sorrisi rivolti o negati; le rughe ai lati degli occhi erano il risultato di rabbia, dolore, ansia, gioia. Tutte emozioni che hanno sempre dei destinatari. Era lì che dovevo cercare.
E allora ripartimmo muovendoci sul filo dei rapporti che legavano i protagonisti della nostra storia. Un filo che andava a tessere una trama che si sovrapponeva alla mappa di cui sopra. La X del tesoro iniziava a farsi più chiara.
Quelli qui sotto sono gli sketch iniziali dei due personaggi protagonisti delle prime schede di questo blog. Come si puo' notare sono ancora distanti dal cast che trovate nella colonnina a fianco, ma ci stavamo avvicinando. Alcuni tratti si sono modificati, altri si sono trasferiti sul volto di altri personaggi, altri sono semplicemente spariti.
Continuammo a muoverci per onde concentriche allargando sempre di più la scena fino a quando non siamo riusciti a coprire tutta la mappa iniziale. L'immagine qui sotto, pur nel suo entusiasmo naif, segna il punto in cui abbiamo iniziato a fare sul serio.
Le donne ovviamente meritano un discorso a parte, quindi per adesso è tutto.
Gianfranco
8 commenti:
questi studi sono davvero belli
godo ad ogni immagine.
E' vero, gli studi sono belli ma adesso bisogna fare sul serio.
vogliamo pagine e balloon!!
Belli ed interessanti Gianfranco.
Credibili ed azzeccati funzionano insomma
Voi, ragazzi, aggiornate troppo in fretta per me!
I tuoi disegni sono come al solito fantastici, Gianfranco, ma specialmente è bello vedere il work in progress, come state pensando la serie.
@bardamu: e tu sei davvero troppo buono. Grazie di cuore Duccio.
@8ball: La tua presenza godereccia è una garanzia della quale non potrei fare a meno. XD
@ filippo: Grazie mille Filippo. Benvenuto a bordo, mettiti comodo e goditi il paesaggio. Al momento giusto arriveranno anche le tavole e i balloon.
Il senso di questo blog è proprio quello di rendere il viaggio più interessante.
@guglie: 'funzionano' è la mia parola preferita. Per sdebitarmi ti do una dritta: Superman è più forte di Hulk. E' documentato ;) (tanti auguri in ritardo ad Andrea)
@sraule: Grazie davvero Susanna. Sono davvero contento che questi retroscena incuriosiscano.
OWC come tutte le storie ci ha posto di fronte a delle scelte.
Ci sembrava bello condividerle, almeno in parte, con chiunque abbia voglia di seguirci.
Quello di cui mi rendo conto una volta di più (perchè ogni tanto me lo scordo) è la quantità infinita di tempo che tutto questo comporta.
Come carattere mi piacerebbe che, fatto un disegno, andasse già bene così! Invece è da rifare millemila volte. Pazzesco.
Tutta la mia ammirazione.
gran bel blog.
quando voglio rifarmi un po' gli occhi passo di qui.
Siete proprio una bella accoppiata.
Tra l'altro... ascoltavo le tracce che ci sono in home...
Sentire "Baba O'Riley" associata a OWC... mi fa venire in mente (come ambientazione e mood) il bronx di Spike Lee in "Summer of sam"
Cia belli
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