Frank seguiva lo scorrere della lama del rasoio con la coda dell’occhio. Si fidava della mano ferma di Antonio, ma non gli piacevano le sorprese, mai piaciute.
Quando fissava il proprio volto riflesso sul grande specchio davanti a lui, concentrava lo sguardo sulla parte di pelle che la lama restituiva alla luce portandosi via i peli cresciuti e la schiuma da barba. Lo coglieva sempre un certo grado di stupore nello scorgere rughe che magari la mattina precedente non aveva notato.
D’altronde, l’unico momento della giornata in cui Frank accettava l’idea di guardarsi allo specchio era quello in cui si recava al negozio di Antonio per la quotidiana rasatura.
La sorpresa delle rughe era diventata così un’altra abitudine, come quella di salutare silenziosamente Antonio una volta finita la rasatura e quella di rindossare il giaccone di pelle solo appena varcata la soglia.
6 commenti:
Com'è NOIR! Bello!
L'intenzione sarebbe proprio quella.
Il noir, intendo.
Il bello, invece, è negli occhi di chi guarda.
Lo dico sempre anche ad Armando :asd:
ma scusa un po'..
mi accorgo solo ora che il mio commento di questa mattina non c'è!
...
vabbè.
mi scusavo con il colpevole ritardo con cui vi portavo ufficialmente il mio in bocca al lupo e mi complimentavo con i creatori.
ebbraviragazzi.
suggerivo anche l'idea di un countdown
@boscho> lietissimo di vederti da 'ste parti.
non mi sono dimenticato di ciò che non dovevo dimenticarmi, ma son stato presissimo. perdono!
so che possiedi memoria di ferro ;)
ci vediamo e ne parliamo a lucca!
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